Ciao Bea, prima di parlare del campo estivo per ragazzi, raccontaci qualcosa di te…
Ciao, sono Beatrice, ho 24 anni e sono una formatrice del Tiki Taka, il magico campo estivo per ragazzi di Desio. Sto finendo gli studi universitari in Scienze della Formazione Primaria e lavoro in una Scuola dell’infanzia di Desio. Per una decina di anni ho giocato a pallavolo e poi ho anche allenato qualche squadra di minivolley. Negli ultimi anni ho lasciato il mondo dello sport praticato per dedicarmi, oltre che allo studio, ad un’altra mia passione: il musical.
Il Tiki Taka in 3 parole:
Divertimento: ogni giorno si fanno attività diverse che permettono a tutti (bambini e adulti) di divertirsi.
Educazione: attraverso lo sport cerchiamo di trasmettere valori positivi, come il rispetto e l’aiuto reciproco.
Squadra: i bambini, come i formatori, non giocano mai da soli e hanno la possibilità di farsi nuovi amici.
Quando sei entrata a far parte del gruppo e qual è il tuo ruolo?
Sono entrata a far parte della squadra del Tiki Taka nel 2017. Il mio ruolo è sempre stato quello di formatrice, specialmente del Baby Camp. Nell’ultimo periodo inoltre mi sono occupata anche di una parte del corso di formazione per i futuri formatori.
Quali sono i punti di forza del Tiki rispetto a un normale campo estivo per ragazzi?
Ho scelto di utilizzare la parola “squadra” proprio perché, secondo me, è uno dei maggiori punti di forza del nostro campo estivo per ragazzi, il Tiki Taka: tra i membri dello staff si crea un rapporto di collaborazione e di amicizia che influenza in modo positivo il lavoro dei formatori e dunque anche sui bambini!
Parlaci del Baby Camp… Qual è la difficoltà maggiore nel riadattare un campo estivo per ragazzi con i bambini più piccoli, mantenendo lo sport al centro?
Sono molto legata al Baby Camp, perché è stato introdotto nel 2018 e quindi ho avuto la possibilità di dare il mio contributo per realizzarlo. È il camp dedicato ai bambini della Scuola dell’infanzia e quindi è strutturato in modo diverso rispetto al Tiki Summer Camp. Le giornate sono composte da molte attività (sportive, ludiche e creative): la difficoltà maggiore sta nel fatto che i bambini di 3-5 anni hanno una ridotta capacità di attenzione rispetto ai bambini più grandi. D’altro canto hanno un desiderio maggiore di giocare e di fare attività nuove.
Come stai vivendo la situazione Covid? Hai dei suggerimenti per qualche attività da fare a casa coi bimbi?
Tranne qualche momento di sconforto, cerco di tenere l’umore sempre alto organizzando il tempo con attività diverse e seguendo le mie passioni preferite, come lo studio, la musica e i film. Con i bambini si potrebbero organizzare attività creative con materiale di scarto (come i rotoli della carta igienica che ho utilizzato spesso nelle attività del Baby Camp!) o delle piccole caccia al tesoro domestiche. Come al nostro campo estivo per ragazzi – il Tiki Taka – anche in casa ci si può divertire con attività diverse.
Qual è la caratteristica che non deve mancare a chi sceglie di lavorare coi bambini?
Chi vuole lavorare con i bambini deve sapersi stupire ed emozionare con loro delle piccole grandi cose che incontrano. L’entusiasmo per un nuovo gioco, la gioia di una vittoria ma anche la tristezza per una sconfitta: tutto ciò avviene ogni giorno al Tiki e noi formatori dobbiamo saper sostenere e supportare i bambini nel vivere al meglio queste emozioni.
L’episodio più divertente del Tiki Taka che ti viene in mente?
La prima giornata dei pirati al Baby Camp. Noi formatori avevamo progettato per l’intera giornata attività e giochi a tema. Avevamo truccato i bimbi e avevamo preparato un forziere di cartone. I bambini si erano divertiti un sacco a giocare a cercare tutte le monete d’oro.
State già lavorando al campo estivo per ragazzi 2021?Come?
Sì, oltre al corso di formazione che è iniziato qualche settimana fa, stiamo già preparando le attività settimanali. In particolare stiamo già progettando due giornate speciali per ogni settimana.
Quanto è importante il percorso di formazione per poi poter lavorare al Tiki? Come si svolge?
Sarà che sto per diventare una maestra, ma per me la formazione è stata ed è tuttora importantissima. Gli incontri con esperti esterni (pedagogisti e psicologi) mi hanno permesso di comprendere ancora di più come agire e comportarmi con i bambini. Invece gli incontri interni sono utili sia per chi è nuovo per comprendere come funziona il Tiki e qual è la mentalità comune, sia perché permette di creare, prima dell’inizio del camp, uno staff unito e coeso.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Dopo la laurea, vorrei lavorare come insegnante in una Scuola Primaria, anche per portare la mentalità del Tiki Taka tra i banchi di scuola.
Obiettivo del 2021 del Tiki Taka?
Fare meglio dell’anno scorso!
Obiettivo 2021 di Beatrice?
Finire l’università e laurearmi. Ci vediamo al Tiki 2021, non vedo l’ora! Noi siamo carichi… e voi???